Tutti sappiamo che il Presepe è una rappresentazione della nascita di Gesù Cristo. Ma molti sono gli aspetti storici, artistici, culturali e religiosi che meritano di essere approfonditi proprio questo Natale, ad 800 anni dalla sua prima rappresentazione “moderna”.

L’origine del presepe come oggi lo conosciamo risale al XIII secolo ed è attribuita a San Francesco d’Assisi. Si ritiene che, dopo aver assistito a Betlemme ad alcune rappresentazioni liturgiche della nascita di Gesù, tornato in Italia chiese al Papa l’autorizzazione a riprodurle. Il permesso gli venne negato, ma riuscì comunque ad organizzare una messa per la notte di Natale in una grotta nella foresta di Greccio, in provincia di Rieti nel Lazio. Alla luce delle fiaccole vi allestì una mangiatoia colma di paglia. Per creare una rappresentazione “vivente”, utilizzò animali veri (un asino e un bue), mentre non vi era traccia della sacra famiglia; l’obiettivo era quello di far riflettere le persone sull’umiltà dell’evento e renderlo più accessibile. Non fu un presepe, come lo intendiamo noi oggi, ma una rappresentazione liturgica.

Questo evento influenzò profondamente la tradizione popolare e si diffuse dapprima tra i francescani e poi nel resto d’Italia. Nel 1283, Arnolfo di Cambio celebre scultore dell’epoca, realizzò il primo presepe con 8 statue in marmo rappresentanti la Natività e i Re Magi.

“Presepe” o “Presepio”? Chi di voi non si è mai posto questo quesito?
Già nell’antico Latino troviamo due termini a rappresentare il Presepe: “praesaepe e praesaepia”; ripresi con l’avvento della lingua “volgare” nelle sue declinazioni locali, questi termini sono presenti nelle scritture dei padri della lingua Italiana. Il significato originale è tuttavia quello Latino. Letteralmente: stalla, greppia, mangiatoia. Ed infatti la prima citazione di questa parola la troviamo nel Vangelo di Luca (2,6-7) “Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo”.

Presepi pre-San Francesco
Le prime testimonianze storiche del “presepe” risalgono al III-IV secolo, quando i cristiani raffiguravano nei loro luoghi di ritrovo immagini di Maria con il piccolo Gesù in grembo. Non si trattava quindi di scene complesse, ma di semplici iscrizioni simboliche, al pari ad esempio del disegno del pesce, che simboleggiava Gesù Cristo. Dal Quattrocento e per tutto il Medioevo, esempi di presepe possono essere considerate le numerose raffigurazioni sulla natività di Cristo, eseguite da pittori come Botticelli, Giotto, Piero della Francesca e il Correggio, molte delle quali esposte nelle chiese per mostrare alla popolazione analfabeta le scene della vita di Gesù.

L’arte, oltre la liturgia
Oltre all’aspetto religioso, il presepe ha svolto un ruolo artistico significativo. Artisti rinomati hanno contribuito alla sua evoluzione, creando presepi scolpiti, dipinti o realizzati con materiali diversi. Nel Rinascimento, artisti come Leonardo da Vinci, Michelangelo e altri maestri italiani contribuirono alla sua trasformazione, introducendo elementi di grande raffinatezza artistica nelle rappresentazioni della natività.

Nel XVII secolo, a Napoli, nacque una tradizione particolare di presepi con figure in terracotta e scenari riccamente decorati, vivaci e dettagliati: “i presepi napoletani”. Questa forma d’arte spesso include personaggi della vita quotidiana e raggiunse l’apice della sua popolarità nel XVIII secolo, mantenendola intatta fino ai giorni nostri.

Tra gli stili più importanti e conosciuti, oltre a quello Napoletano, vi sono quello Popolare e quello Palestinese detto anche Presepe Orientale.

Nel corso del XX secolo, oltre alle rappresentazioni tradizionali, fanno la loro comparsa presepi tematici che reinterpretano la storia della natività in contesti contemporanei o fantastici e assumendo stili diversi e incorporando elementi culturali, tradizioni, costumi, architetture e flora locale. Oggi il presepe è parte integrante della Tradizione Cristiana in tutto il mondo.